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#40
da
Giusemi
il 25 Ago, 2007 17:39
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Caro Giusemi, le cose che dici sono ovvie.
Il fatto che io non reputi Calatrava un grande architetto non ha come diretta conseguenza il fatto che non lo sia: e allora? mi pare decisamente ovvio che sia così. Ma, ripeto, e allora?
Ed il fatto che sia reputato un grande architetto da tutto il panorama mondiale e dai suoi colleghi pensi che basti a farmi dire lo stesso?
Per me non lo è. I grandi architetti sono altri, altra è la grande architettura.
Ed ognuno, a questo proposito, la pensa come vuole.
Scusami tanto...con tutto il rispetto, potresti dirmi un architetto che "tu" reputi grande?
Invece io lo considero un grande architetto perchè è uno dei pochi che ha saputo "reinventare" la tipologia del ponte che nella sua forma base può sembrare una banalità ma nella sua ideazione è qualcosa di molto complesso. Forse molti non lo vedono come "grande" architetto poichè per realizzare quelle opere le sole conoscenze architettoniche non bastano, visto che per la loro complessità necessitano di grosse conoscenze ingegneristiche che la maggior parte degli architetti neppure sanno cosa voglia dire avere. Cmq se sei uno studente di architettura cerca di esporre questo tema ad un tuo professore di storia dell'architettura o composizione, e vedi cosa ti risponde. Io penso che tu abbia veramente pochi elementi per sostenere la tua tesi. Non è sufficiente paragonare Carlo Scarpa con Calatrava. Poi mi metti due siti di studi di architettura dove nei loro lavori trovo bei progetti ma nulla di particolarmente eclatante ed "innovativo". Non lo so. Mi sembra una discussione di uno studente al primo anno di università di architettura che parla con uno studente al primo anno di ingegneria per stabilire chi è più architetto: Santiago Calatrava o un Carlo Scarpa.
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#41
da
piero del bianco
il 27 Ago, 2007 10:41
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Rieccomi, buon lunedì.
Mi trovo quasi d'accordo con Pierpaolo: siamo d'accordo sul fatto che Calatrava non è uno qualunque, ma io lo posso considerare per questo un ingegnere-scultore: la sua antenna per le telecomunicazioni a Barcellona, o la stazione di Lisbona, cos'altro sono se non sculture fatte da un illuminato ingegnere? (Sembra poi che io ce l'abbia con gli ingegneri: ma figurati... . Senza di loro cosa potremmo fare noi architetti?).
Con Giusemi, invece, il disaccordo permane: io non faccio paragoni impossibili tra Scarpa e Calatrava, figurati, la scala del loro lavoro è troppo diversa; Scarpa mi serve solo per parlare dell'abisso che c'è tra chi crede che "Dio è nel particolare" (come diceva qualcuno che la sapeva lunga) e chi i dettagli invece non sa nemmeno che cosa siano. Ed è proprio in base a queste considerazioni che mi permetto di dire che alcuni ponti di Calatrava sparsi per l'Europa "crollano" (
).
Io sono di scuola veneziana, e piuttosto intransigente di mio. Quando studiavo, Rossi, Gregotti, Polesello, Aymonino, Purini, Venezia e tutti gli altri mi hano insegnato che la buona o grande architettura non deve necessariamente essere innovativa nè eclatante. I grandi architetti sono molti, pochi i grandissimi, ma la scelta è comunque vasta; vuoi qualche nome? Venezia è bravissimo (indipendentemente dai gusti personali), Siza è un gigante (come già detto, gusti a parte), tanto per parlare di due personaggi noti a tutti.
Per quel che dici invece riguardo al livello della nostra discussione tra "studentelli del primo anno", anche qui non sono d'accordo: posso parlare con leggerezza di queste cose, ma senza dimenticare che il tema è assolutamente centrale: non si tratta di stabilire chi è figo e chi no, cosa è bello e cosa non lo è, ma di CAPIRE cos'è l'Architettura (maiuscola non a caso).
Se per te l'architettura dev'essere, come scrivi, eclatante, allora ti spingo ad andare a visitare una chiesa ed una piccola banca di Siza in Portogallo; quando torni, ne riparliamo.
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#42
da
piero del bianco
il 27 Ago, 2007 10:49
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Mi sono appena riletto: spero che il tono della mia risposta non vi risulti supponente come invece è sembrato a me.
Se posso, sollecito un intervento di WF_ARCH: dalle cose che ho letto, mi sa che ne verranno fuori spunti interessanti.
Ciao a tutti
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#43
da
Giusemi
il 27 Ago, 2007 13:58
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Secondo me il tema è molto complesso e tramite computer si tende solo a banalizzare. Secondo il mio punto di vista un architetto si può ritenere grande solo se riesce a dare un qualcosa in più rispetto a quello che già si è visto o vi vede. Questo è rappresentato benissimo dalle opere di Koolhass, Hadid, Gehry e tantissimi altri come Libenskind. Se mi posso permettere i grandi architetti che tu hai nominato come Rossi, Purini, Aymonino sono stati grandi perchè nel periodo in cui hanno realizzato le loro opere hanno saputo dare un grosso contributi per quando riguarda lo studio tipologico e morfologico dei loro edifici. Però se adesso si guardano con occhio critico non tutto quello che hanno realizzato suscita grandi emozioni. Loro hanno trovato un tipo e di volta in volta lo hanno mantenuto creando delle varianti es: la finestra quadrata a croce, il timpano, la colonna d'angolo, il tetto di rame verde.
Non ho mai sentito di un ponte di calatrava crollare sinceramente. Siza lo trovo un architetto diverso da quelli che ho nominato prima, come potrebbe essere Peter Zumhtor. Non segue lo studio ossessivo di nuove forme, ma nella studio del dettaglio, delle finiture e dei materiali. La sua scala deve essere per tutti questi motivi più piccola e le sue opere per questo motivo sono di grandissima qualità. Cose che ho potuto constatare nella scuola di Siza a Penafiel.
In tutti i casi secondo me un'architettura deve suscitare emozioni e riflessioni, altrimenti è un semplice ammasso di materia, come se ne trova ad ogni angolo di strade. Per concludere, però, mi sa che tu sei rimasto alla vecchia scuola se mi tiri in ballo Rossi dove tra l'altro ho lavorato. Sicuramente le sue opere erano innovative e per il loro periodo pure eclatanti (in bene o in male) come il Palazzo di Fukuoka o il quartiere Schützenstrasse a Berlino. Oggi però sarebbe completamente fuori dal panorama Architettonico mondiale se non fosse riuscito a rinnovarsi nello stile e nel modo di concepire l'architettura, cosa che è successa per esempio a Mario Botta. Adesso siamo nell'era dei computer e della globalizzazione. I grandi architetti pensano a creare oggetti dalle forme più strane per sconvolgere e sicuramente non pensano alle abitazioni, bensì ai musei, aeroporti, centri commerciali, teatri...ovvero luoghi di passaggio per turisti dove possono spendere per ammirare un'opera. Non dico che sia un bene o un male, ma è lo sviluppo naturale delle cose. Spetterà ad una futura generazione cambiare, quando cambierà anche la società e i nostri modi di vita.
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#44
da
piero del bianco
il 27 Ago, 2007 17:58
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Siza, Zumthor, Rossi, Botta ..... .
Hai ragione, rischiamo di diventare banali.
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#45
da
WF_ARCH
il 27 Ago, 2007 19:45
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ho letto e riletto ...: dibattere sulla grande architettura pensando che esista una ragione da far prevalere su un'altra, beh, penso sia come parlare del sesso degli angeli ... esiste un dato di fatto: la storia (per le architetture del passato, remoto e recente) e le riviste di settore con contenuti critici (purtroppo poche, pochissime, oramai) per il contemporaneo.
credo sia indispensabile passare attraverso queste fonti per poter maturare un senso critico nei confronti dell'architettura.
la letteratura in materia è indispensabile, oltrechè a conoscere le opere d'architettura, anche a comprenderne il significato, dalla genesi dell'idea alla concretizzazione del manufatto finale.
la letteratura in materia è indispensabile a collocare le opere d'architettura da un punto di vista temporale, dove il concetto di data sottende il concetto di stile, tendenza, sperimentazione, a disegnare un percorso evolutivo, del singolo architetto che si vuol prendere in esame come, estendendo il discorso, di interi movimenti culturali.
detto ciò, rimane il gusto personale: del resto una cosa può piacere o meno.
gusto personale da un lato e analisi storico/critica dall'altro rappresentano i due pesi sui piatti di una stessa bilancia: va trovato il giusto equilibrio ... affinchè l'uno non prevalga sull'altro e si corra il rischio di esaltare pittosto che svilire l'opera o più in generale il lavoro di questo o quell'architetto (per esempio Calatrava, che personalmente, per mio gusto, non mi esalta, ma che da un punto di vista critico, oggettivo quindi, è sicuramente annoverabile quale uno dei migliori esempi di ricerca in campo architettonico, mai schiavo delle mode, coerente nell'affrontare i temi più disparati, forte di un linguaggio consolidato e di una cifra stilistica assolutamente originale e ... direi, vincente).
ecco perchè affronterei il dibattito con toni meno esposti, da simpatizzante più che tifoso ... la grandezza di un architetto non è mera questione di gusto come non può ridursi ad una mera questione quantitativa ... sicuro che, chi più realizza più è bravo (ci sarebbe da aprire qui un dibattito a parte sulla struttura che regge queste grandi industrie dell'architettura ... un architetto con decine se non centinaia di collaboratori, Partners, dovrebbere essere posto fuori classifica), ma oltre che di merito questo è un concetto figlio dell'oggi, della globalizzazione, della necessità di identificarsi e cosa è meglio di un marchio sdoganato di sicuro successo (gehry docet) preferito ad altri, a prescindere dalla sua reale bontà? ritengo, citando sempre gehry, che non siano tutte bilbao le sue opere recenti ... e ce ne sarebbero ancora di cose da dire, ma figuriamoci, mi son rotto io di rileggere sto sermone, che non so voi ... cmq ... mi scuso per la lungaggine e auguro una buona serata a tutti.
bye by WF
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#46
da
Rot
il 28 Ago, 2007 08:49
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Quoto WF dalla prima all'ultima parola. BRAVO
ero lì che pensavo cosa scrivere poi....stamane trovo già tutto scritto. Per me un copia-incolla del tuo pensiero.
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#47
da
piero del bianco
il 28 Ago, 2007 09:36
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L'avevo detto che ne valeva la pena.
Grazie WF per l'intervento.
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#48
da
piero del bianco
il 28 Ago, 2007 09:42
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studiare, valutare, confrontare, osservare, leggere, visitare, ri-studiare, ...
eh si ...
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#49
da
Kiru
il 28 Ago, 2007 22:24
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#50
da
piero del bianco
il 29 Ago, 2007 09:27
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Kiru, sei uno spettacolo
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#51
da
davidep
il 03 Set, 2007 12:27
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bauhaus
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#52
da
Peter
il 13 Nov, 2008 14:50
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#53
da
maurop
il 03 Dic, 2008 15:17
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#54
da
antlopi
il 04 Feb, 2010 16:25
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#55
da
sicuzzo
il 02 Dic, 2010 11:56
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ma devono essere solo vivi e vegeti?
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#56
da
maurop
il 02 Dic, 2010 13:02
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