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Autore Topic: PROSPETTIVE E LINGUAGGIO GDL  (Letto 1738 volte)

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marcomasetti

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    ...sono qui da poco, il mio miglior amico è il pulsante RICERCA
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PROSPETTIVE E LINGUAGGIO GDL
« il: 16 Aprile 2014, 16:42 »
Il linguaggio GDL, proprio perché basato sullo script come i primi programmi CAD, permette, paradossalmente, un più vasto raggio di azione rispetto i più complessi programmi CAD più recenti, basati sulle interfacce intuitive. Questo avviene, perché è possibile utilizzare in modo diretto le formule matematiche, cosa che non è possibile fare con i programmi che sfruttano soltanto l’interfaccia intuitiva. Pertanto ogni oggetto GDL che si costruisce è molto più versatile di un oggetto costruito per via intuitiva, in quanto può racchiudere in sé una infinita varietà di forme, proprio grazie alle variazioni parametriche delle formule algebriche inserite. In particolare il linguaggio GDL, oltre che per la costruzione di oggetti di arredo o di elementi funzionali dell’architettura, può essere utilizzato per studi di geometria. In un recente libro che ho scritto sulle distorsioni spaziali di tipo prospettico, ho sviluppato gli ultimi capitoli basandomi sul linguaggio GDL. In particolare ho elaborato diverse formule matematiche che permettono di distorcere lo spazio per ottenere una varietà di effetti prospettici, come è possibile verificare scaricando il file:
http://marcomasettiprospettico.files.wordpress.com/2014/04/la-prospettiva.pdf
Questo file contiene una parte dell’ultimo capitolo del mio recente libro di cui sopra:
Marco Masetti
LA PROSPETTIVA E LA COSTRUZIONE DELLO SPAZIO FIGURATIVO
ISBN/9788891130709
http://it.nicebooks.com/ISBN/9788891130709
Questo testo descrive i metodi geometrici volti a realizzare prospettive, sia piane che curve, tentando di risolvere, in via analitica, la dialettica che storicamente ha contrapposto due tipi di prospettiva: quella lineare, riscoperta e sistematizzata nel Rinascimento, e quella curvilinea, legata all’ottica e al dato intuitivo. Vengono trattati in modo approfondito diverse tipologie prospettiche: piana, cilindrica, conica e sferica.  Dopo avere considerato le specificità relative ad ogni tipologia, si presentano le costruzioni necessarie per disegnare, con riga e compasso, le varie tipologie prospettiche ridotte sul piano: prospettive cilindrica e conica sviluppate, prospettiva ortografica, prospettiva stereografica e prospettiva sferica a distanza ravvicinata. Il testo è arricchito con tavole realizzate dall’autore e vengono fatti riferimenti alla tecnica fotografica. Accludo un file PDF che mostra parte dell’ultimo capitolo, dove si elencano le formule matematiche utili per costruire con il calcolatore le diverse tipologie di prospettiva.
In questo post accludo esempi semplici di applicazioni del linguaggio GDL nel campo della prospettiva:
L’oggetto:
aberrazioni marginali.gsm
mostra come la prospettiva piana dilata in modo innaturale le parti poste lungo i margini dell’immagine, fenomeno noto a Leonardo ed evidente in fotografia con l’uso di grandangoli lineari.
Gli oggetti:
divisioni prosp. gsm, divisioni prosp2. gsm
mostrano il meccanismo delle riduzioni prospettiche delle profondità, studiato secondo vari metodi a partire da Brunelleschi e dall’Alberti. Il linguaggio GDL esige, però, secondo il metodo cartesiano, che si traduca la geometria in algebra.