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Artlantis => Topic aperto da: acant11 - 10 Aprile 2006, 11:57
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Ciao a tutti, mi chiedevo che differenze ci fossero tra le viste parallele e prospettiche, quando adoperare l'una o l'altra (mi sembra che quelle più adoperate sono le prospettive)
Grazie e ciao
acant
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viste parallele = assonometrie o piante o prospetti, ovvero viste parallele (o ortogonali) ai piani di proiezione x-y-z
viste prospettiche = prospettive, ovvero punti di vista, fuochi, orizzonte.
le prime sono immagini che danno una visione forzata della scena (nel senso che è impossibile nella realtà percepire visivamente un oggetto con direttrici perfettamente parallele o ortogonali)
le seconde sono immgini che danno una visione realistica della scena (tengono cioè conto di tutti i fattori che concorrono alla formazione dell'immagine come la posizione dell'osservatore, sia altimetrica che planimetrica, la posizione di ciò che si osserva, le caratteristiche dell'occhio che osserva come apertura del cono visuale ecc...)
le puoi usare indipendentemente l'una dall'altra a seconda del tipo di risultato che vuoi ottenere.
io personalmente preferisco di più le viste parallele che non le prospettiche, ad esempio.
bye by WF
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Chiaro e preciso come sempre :shock: :shock:
Grazie :lol:
(toglimi una curiosità:come mai preferisci la viste parallele se danno un effetto meno reale? gusto personale..?)
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per il fatto che una vista parallela, come rappresentazione "forzata" della realtà, meglio si presta ad interpretazioni grafiche non fotorealistiche o, come le definisco io "ibride" (specialmente con i prospetti, ho la possibilità di mappare i materiali con texture fotorealistiche, trascurando completamente:
il contesto, che in genere non rappresento se non come silhouette,
il fondo, che in genere è una campitura di colore sfumato che ben contrasta con i colori del soggetto della rappresentazione,
le luci, che hanno la sola funzione di esaltare il soggetto della rappresentazione e di definirne le ombre).
rimane il fatto che per una rappresentazione completa non si può prescindere dalle viste prospettiche, che il più delle volte però, richiedono una trattazione molto più fotorealistica (e questo forum ne è la testimonianza).
bye by WF
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Buon giorno a tutti, approfitto di questo topic x fare la mia entrata nella comunity.
Volevo aggiungere alle risposte di WF_ARCH che le assonometrie si prestano maggiormente alla rappresentazione di pezzi meccanici o a particolari; questo xchè sulle assonometrie, che possono essere quotate o comunque sono in scala, si possono prendere misure;
le prospettive, impostando il punto di vista, il punto di mira ecc. possono dare invece la resa di ciò che l'osservatore vedrebbe se si posizionasse in quel punto.
La teoria della rappresentazione poi è vasta e interessante poichè vi sono mille approcci, mille usi ed ogni individuo rappresenterebbe la stessa cosa in modo differente.
Ancora un saluto a tutti, Crismax
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effettivamente siamo tutti attratti dalle viste prospettiche ma queste per alcuni in qualche modo enfatizzano aspetti che sono secondari, o meglio possono nascondere spesso difetti, punti deboli di un progetto. Può sembrare paradossale ma la vista prospettica che maggiormente si avvicina alla percezione dell'occhio umano per alcuni puristi è vista come una distorsione rispetto alla rappresentazione di un oggetto architettonico.
I grandi maestri dell'architettura moderna hanno spesso preferito ad esempio l'uso di rappresentazioni assonometriche (parallele dei loro progetti) per mostrare le loro idee, e non è un caso che da anni nelle facoltà di architettura gli elaborati richiesti nei corsi di progettazione architettonica siano piante, prospetti, e assonometria. :D