nessun render da mostrare...
ma la voglia di condividere una semplice ma gratificante piccola esperienza, che mi ha dato un po' di soddisfazione.
Tema dell'incarico: la ristrutturazione di un rustico, utilizzato in origine come fienile/stalla. Il piano regolatore ha previsto perl'immobile la riconversione in volume residenziale.
Il committente, mi incarica, in un a prima fase, di risanare la struttura lignea, che aveva urgenti necessità di intervento, per poi, in un secondo tempo, pasare ai progetti di suddivisione per ricavare due alloggi.
Il punto interessante (per me, almeno) giunge quando, nello studiare le modalità di rimozione della vecchia struttura lignrea e la posa di una nuova, discuto con mio ingegnere di fiducia sul come rinforzare le murature, per renderle staticamente solide, soprattutto in sommità.
Alla classica e devastante opzione di smontaggio delle teste dei muri per l'inserimento di un cordolo perimetrale in CLS di rinforzo.... abbiamo optato per questa soluzione omolto meno invasiva, che richiede forse un po più di ore di manodopera e la presenza in cantiere di un fabbro, ma che alla fine dà risultati dal punto di vista statico migliori (in quanto il ferro si lega molto meglio al legno del cemento) senza demolizioni/ricostruzioni e praticamente invisibile.
allego foto e disegni esplicativi....
una volta rimossa l'orditura originale, si provvede a una sistemazione, risanamento delle teste dei muri portanti, si realizzano le tasche delle travi, si posano le nuove travi, si stendono sopra di queste, lungo i muri portanti, piatti in ferro zincato 200 x 6 forati ad hoc, si fora in corrispondenza il muro e le travi, si fissano i piatti in ferro alle travi e alle pareti con barre fillettate bloccate con resina.
per me è stata una nuova esperienza (anche per l'impresa che ha realizzato il lavoro) il committente, titubante, è stato molto contento....
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