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Prestazione occasionale senza P.IVA x iscritto ad un albo professionale
da
svolta 2013
il 20 Lug, 2015 21:09
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Buonasera a tutti.
Aiutatemi a liberami da questo dubbio.
Ho redatto un APE ma non ho la partita IVA.
Il cliente mi vuole pagare e certamente mi pagherà... posso compilare una ricevuta?? per lavoro occasionale -
NOTA PER PRESTAZIONI DI LAVORO SVOLTO SENZA VINCOLO DI SUBORDINAZIONE PER ATTIVITA’ DI: readazione e compilazione APE per un appartamento ?? E il primo lavoro quest'anno :-(
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#1
da
svolta 2013
il 21 Lug, 2015 13:15
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è un argomento poco interessante.
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#2
da
Rot
il 21 Lug, 2015 18:01
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Non so risponderti - magari un commercialista
nel senso che qui la vedo dura che ci sia, tra noi, uno che ti sappia rispondere...
è come andare al gay pride e sperare di trovare un eterosessuale....può esserci....ma se lo trovi ti è andata di c**o.
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#3
da
Jonathan
il 21 Lug, 2015 19:04
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#4
da
svolta 2013
il 21 Lug, 2015 19:21
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Grazie dell Aiuto Jonathan.
Rot la tua citazione con il Gay pride meriterebbe un Nobel.
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#5
da
Jonathan
il 21 Lug, 2015 23:06
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#6
da
Robs
il 04 Ago, 2015 20:11
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Innanzitutto non ci hai detto se sei geometra, ingegnere, architetto ecc..
Seconda cosa: per redarre un APE devi essere iscritto a un ordine professionale. Senza partita IVA, a meno che tu non sia dipendente di uno studio o una azienda, come fai a essere iscritto a un albo?
Robs
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#7
da
svolta 2013
il 04 Ago, 2015 22:18
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Ciao Rob sono Architetto e sono iscritto all ordine degli Architetti.
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#8
da
Robs
il 05 Ago, 2015 10:48
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Ma come fai ad essere iscritto all'ordine degli architetti senza partita iva? Sei dipendente della pubblica amministrazione? Oppure hai un contratto con una azienda?
Perché non capisco come tu possa essere iscritto all'ordine senza pagare inarcassa ...
Robs
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#9
da
Jonathan
il 05 Ago, 2015 12:03
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Robs, credo che l'Ordine professionale e Inarcassa siano due cose profondamente distinte.
Si può infatti essere iscritti all'Ordine senza praticare la libera professione.
Il contrario ovviamente non è possibile e, presumendo che si pratichi una professione retribuita, è obbligatorio il versamento dei contributi previdenziali da cui segue l'iscrizione ad Inarcassa per ingegneri e architetti.
L'esempio classico di un iscritto all'ordine che non pratica (più) è proprio il professionista in pensione.
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#10
da
Robs
il 05 Ago, 2015 12:45
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Sono cose profondamente legate.
Io ho fatto l'iscrizione all'ordine degli architetti nel 2003 e posso garantirti che affinché accettassero l'iscrizione dovevano essere soddisfatti TUTTI questi requisiti:
- laurea e esame di stato per l'abilitazione alla professione
- partita iva e iscrizione a inarcassa - oppure - contratto di assunzione presso ente pubblico (o azienda/studio privato) e iscrizione a inarcassa
Se le cose negli anni siano cambiate non so. Ma fino al 2010 ti assicuro che non era possibile essere iscritto all'ordine degli architetti e fare ricevute di prestazione occasionale.
Almeno qua in toscana.
Se nelle altre regioni funziona in modo diverso non so, ma mi auguro che queste siano direttive nazionali.
Robs
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#11
da
Jonathan
il 05 Ago, 2015 19:32
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Robs, forse lo erano.
Dubito che sia una normativa regionale o nazionale così dettagliata in merito.
E' invece probabile che il tuo ordine avesse questi requisiti nel 2003, i quali peraltro avrebbero impedito ad un architetto in pensione di essere iscritto.
Da una breve ricerca è venuto fuori questo:
http://www.ordinearchitetti.fi.it/writable/Documenti/B1_servizi/note_informative_iscrizione_albo.pdfdove tra i requisiti compaiono
il superamento di apposito esame di Stato e il
possesso di titolo di studio, che credo valgano per qualsiasi ordine professionale.
Sul sito di Inarcassa
http://www.inarcassa.it/site/home/iscrizione/quesiti-frequenti.html si trovano altre notizie:
Gli Ingegneri e gli Architetti devono iscriversi ad Inarcassa quando possiedono contemporaneamente i seguenti tre requisiti:
•iscrizione all'Ordine professionale;
•possesso di partita IVA individuale o di associazione o di società di professionisti;
•non assoggettamento ad un'altra forma di previdenza obbligatoria.Quindi se un ingegnere o un architetto è iscritto all'ordine ma non ha partita Iva, non ha l'obbligo di iscrizione... non producendo reddito legato a quella professione.
Le "FAQ" successive sono ancora più esplicite:
Posso scegliere se iscrivermi o no?
No, in presenza dei requisiti previsti, l’iscrizione ad Inarcassa è obbligatoria ed avviene attraverso la presentazione, da parte dell’interessato, della comunicazione di iscrivibilità.E' chiaro che l'obbligatorietà scatta non appena un iscritto ad un ordine professionale apra una partita Iva legata a quella professione.
Cosa devo fare se chiudo la partita Iva?
Nel caso in cui si chiuda la partita IVA individuale deve essere inviato l’apposito modulo ad Inarcassa mentre in caso di recesso e/o cessazione di una partita IVA associativa è necessario allegare il certificato di cessazione rilasciato dall'Ufficio IVA e/o l’atto di recesso.
La perdita di questo requisito comporta la cancellazione dai ruoli di Inarcassa.Quindi se chiudo la partita Iva non posso più essere iscritto ad Inarcassa, ma nessuno mi impedisce di continuare ad essere iscritto all'ordine professionale.
Del resto, il primo istituto si occupa soltanto di previdenza, mentre il secondo per così dire "regolamenta" la professione.
Chiedo perdono per la prosaicità... sto scrivendo una Consulenza Tecnica per il Tribunale e il contatto con giudici ed avvocati deve avermi contagiato...
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#12
da
Robs
il 06 Ago, 2015 11:41
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Robs, forse lo erano. […]
Quindi se chiudo la partita Iva non posso più essere iscritto ad Inarcassa, ma nessuno mi impedisce di continuare ad essere iscritto all'ordine professionale.
Del resto, il primo istituto si occupa soltanto di previdenza, mentre il secondo per così dire "regolamenta" la professione.
Ok, allora saranno cambiate le regole rispetto al 2003. È strano comunque il fatto che con un massimale di 5000 euro lordi (prestazione occasionale) si riesca a svolgere la professione di architetto e di conseguenza rimanere iscritto all'albo ..
Robs
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#13
da
Jonathan
il 06 Ago, 2015 21:06
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Ok, allora saranno cambiate le regole rispetto al 2003. È strano comunque il fatto che con un massimale di 5000 euro lordi (prestazione occasionale) si riesca a svolgere la professione di architetto e di conseguenza rimanere iscritto all'albo ..
Probabile.
Magari nel suo caso si tratta di una prestazione veramente occasionale, tra l'altro per una cifra molto modesta visto che gli Attestati di prestazione energetica si vendono ormai al mercato!

Comunque non credo che l'iscrizione all'albo richieda necessariamente la produzione di un reddito, almeno sicuramente non per l'Ordine cui sono iscritto.
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#14
da
Rot
il 07 Ago, 2015 11:01
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Ok, allora saranno cambiate le regole rispetto al 2003. È strano comunque il fatto che con un massimale di 5000 euro lordi (prestazione occasionale) si riesca a svolgere la professione di architetto e di conseguenza rimanere iscritto all'albo ..
Comunque non credo che l'iscrizione all'albo richieda necessariamente la produzione di un reddito, almeno sicuramente non per l'Ordine cui sono iscritto.
Anche perchè visti i tempi...è più probabile il reddito ZERO
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#15
da
antonibon
il 07 Ago, 2015 11:23
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In ufficio ho un collega architetto che sta applicando questa furbata.....
È rientrato dal part-time, elemento indispensabile per poter svolgere la libera professione come dipendente pubblico, ha chiuso la partita IVA ed ora esegue solo prestazioni occasionali: fino a 5000 euro con le relative dichiarazioni.....tutto il resto a colori😱😱😱😱
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#16
da
Jonathan
il 07 Ago, 2015 12:09
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Anche perchè visti i tempi...è più probabile il reddito ZERO 

...o forse dovremmo dire

In ufficio ho un collega architetto che sta applicando questa furbata.....
È rientrato dal part-time, elemento indispensabile per poter svolgere la libera professione come dipendente pubblico, ha chiuso la partita IVA ed ora esegue solo prestazioni occasionali: fino a 5000 euro con le relative dichiarazioni.....tutto il resto a colori😱😱😱😱
Diciamo che si difende come può!

Del resto se è consentito e il reddito è così basso, perché non farlo?
Ad ogni modo con la prestazione occasionale, fiscalmente, bisogna sempre prevedere la "ritenuta d'acconto" per cui alla fine le tasse c'è sempre qualcuno che le paga!
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#17
da
Robs
il 07 Ago, 2015 12:52
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la ritenuta d'acconto è al 20% e se non superi i 5000 euro lordi non paghi l'INPS.
Ben diverso dal pagare più del 40 su ogni fattura …
Robs
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#18
da
Jonathan
il 07 Ago, 2015 15:40
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la ritenuta d'acconto è al 20% e se non superi i 5000 euro lordi non paghi l'INPS.
Ben diverso dal pagare più del 40 su ogni fattura …
Infatti è per quello che c'è il limite: 5000 euro non si possono certamente definire un reddito da professionista!

E il 40% e più non è legato al reddito totale? Sul fatto che comunque sia veramente una percentuale esagerata ed esasperante, credo che nessuno abbia da ridire...
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#19
da
antonibon
il 07 Ago, 2015 16:38
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....la furbata è che i 5000 sono ufficializzati....tutto il resto li fa in "nero"....e con questo escamotage è rientrato a tempo pieno con il raddoppio dello stipendio....