Noi abbiamo l'impressione che le cose, sulla richiesta della modellazione dentro ArchiCAD, non stiano esattamente come sostiene Graphisoft, vista la diffusione e l'apprezzamento di ArchiForma, ma anche Diodati conferma che gli utenti stanno chiedendo funzioni ulteriori, che permettano di trattare gli oggetti generati come se fossero elementi architettonici, sensibili al piano di taglio della pianta, ecc.
Questo argomento è stato certamente quello che ha visto la partecipazione maggiore, ed è tornato alla ribalta più volte durante il pomeriggio, senza che si arrivasse ad una vera e propria conclusione.
Siamo poi passati a trattare alcuni aspetti dell'interfaccia. In particolare i menu di scelta degli attributi. Le anteprime così piccole di retini e materiali non piacciono, e lo sanno. Evidente anche la difficoltà di scorrere le liste, quando gli elementi sono molto numerosi. Stanno testando varie soluzioni e presto dovremmo vederne i risultati. Potrebbero esserci delle anteprime più grandi per tutti, o forse ci sarà solo un riquadro più grande che mostrerà l'anteprima di quello su cui si trova il cursore. Attualmente sembra probabile che queste liste potrebbero mostrare nelle prime posizioni gli elementi usati di recente, come accade con il menu "Carattere" di alcuni word-processor.
Abbiamo chiesto anche di poter contrassegnare, con un semplice segno di spunta, gli attributi (retini, materiali, profili complessi, ecc.) già in uso nel progetto. La richiesta sembra ragionevole, e verrà valutata la possibilità di realizzarla a breve, anche se hanno sottolineato i problemi di performance. Il database del progetto non contiene una tabella degli attributi usati. Infatti, per progetti di grandi dimensioni, l'apertura di Gestore Attributi richiede un certo tempo. Questo è dovuto al fatto che tutti gli elementi del progetto vengono "passati in rassegna", per costruire una tabella attributi aggiornata. Ovviamente, un tale rallentamento non sarebbe ammissibile, se si presentasse ogni volta che si apre il menu dei tipi linea o dei materiali. Ma si sono impegnati a studiare la questione.
Quando abbiamo stabilito di passare all'argomento successivo, abbiamo detto che, secondo noi, è arrivato il momento che finalmente i Solai vengano tagliati correttamente dalle Falde, visto che con ArchiCAD 13 il bordo del Solaio può essere anche inclinato. "Hmm, yes" è stata la risposta di Lazlo Vertesi. Ha dato l'impressione che fosse una cosa a cui non avevano pensato, ma sensata e realizzabile. E' molto più probabile che questa caratteristica fosse già in cantiere, e praticamente già pronta. Forse hanno solo colto la palla al balzo e fatto finta di accontentarci, ma tutto sommato l'importante è il risultato. E anche noi possiamo far finta di crederci, e gradire sinceramente il loro impegno nel darci soddisfazione.
In totale, la discussione su questo punto sarà durata sì e no trenta secondi...
Il punto seguente riguardava la possibilità di poter tracciare linee (e archi, cerchi, polilinee e splines) nella finestra 3D. Ovviamente tutti gli utenti di vecchia data sono ben consci di questo modo di lavorare, che ha le sue logiche ben precise, ma la base di utenza si allarga sempre più, ed è difficile spiegare ai nuovi utenti perchè non sia possibile fare una cosa così semplice. Le linee, come entità geometrica, non hanno nessuna corrispondenza diretta nel mondo reale, e sappiamo che ArchiCAD poggia saldamente le sue radici nella rappresentazione dell'edificio reale. Inoltre non hanno spessore e quindi non sono computabili nei rendering (un elemento di spessore zero riflette zero luce e non appare nella scena). Siamo quindi passati alla "fase due" di questa richiesta, che prevedeva l'uso di questi strumenti (Linea, Spline, Polilinea ecc.) come percorsi di tubaggio. E possibilmente con estrusione di profili complessi. Ed è così che il discorso è scivolato nuovamente sulla modellazione "generica" su cui ci siamo confrontati un po' a ruota libera.
Faticosamente, siamo tornati ai punti in programma, ed il punto che ci attendeva era quello più corposo di tutti: Porte e Finestre. Anche per questi strumenti, come per le scale, abbiamo suggerito la possibilità di usare quella che chiamiamo "la tecnologia dei Curtain Walls". Compresa la possibilità di editare, come un poligono qualsiasi, il perimetro delle aperture. Mentre fino a quel punto ci avevano detto che, piuttosto che aggiungere nuovi strumenti (come quelli di modellazione) il loro obiettivo è quella di rendere più flessibili gli strumenti esistenti, ebbene, su Porte e Finestre potrebbero esserci novità interessanti, forse con qualcosa di veramente nuovo, ma probabilmente ci vorranno ancora alcuni anni prima di vederle messe in pratica.
Abbiamo chiesto anche decise migliorie e maggiore flessibilità per i Marker di Quotatura, e su questo punto ci hanno invitati a raccogliere le esigenze dell'utenza italiana e comunicarle a loro per mezzo di Cigraph, cosa che ci ripromettiamo di fare quanto prima. Andando avanti con la discussione, siamo arrivati a richiedere la possibilità di nascondere (sia in 2D che in 3D) tanto l'infisso quanto l'intero foro. Ciò si potrebbe ottenere assegnando gli oggetti Porta e Finestra ad un Lucido (per i Lucernari questo è già possibile) o aggiungendo un apposito parametro. L'utilità è quella di poter mettere le aperture dello stato attuale e quelle di progetto sullo stesso muro, e poi scegliere quale stato mostrare, mentre attualmente è necessario duplicare l'intero muro.
Inevitabilmente il discorso è arrivato ai "Gialli e rossi", ed in effetti l'argomento delle tavole comparative era un altro di quelli da sottoporre. A noi basterebbe un Foglio di lavoro, con la sovrapposizione di due Viste (Piante, Sezioni, Alzati) e le necessarie campiture. Il tutto, ovviamente, configurabile per quanto riguarda penne e tipi di retino. Anche in questo caso stanno lavorando ad una soluzione, che probabilmente arriverà fra un paio di versioni. Probabilmente stanno implementando un sistema anche eccessivamente complesso, che prevede impostazioni non proprio semplici. Il loro approccio ai problemi, che a noi appare spesso farraginoso, ha origine dal fatto che le soluzioni che adottano devono permettere di risolvere lo stesso problema secondo gli standard e le abitudini di utenti sparsi in tutto il mondo. Abbiamo provato a chiedere se poi, il raffronto, sarà possibile anche fra viste provenienti da progetti diversi, e su questo punto le risposte sono state un po' vaghe, lasciandoci con l'impressione che, per ora, questa eventualità non è prevista.
Riguardo alla possibilità di avere un "player", cioè un programma gratuito che permetta di mostrare a terzi i nostri progetti, senza installare ArchiCAD, la risposta (per dirla in estrema sintesi) è stata "no". In effetti dapprima hanno chiesto se intendevamo mostrare i disegni 2D o il modello 3D. Per i primi, giustamente, la soluzione più semplice e "universale" è la pubblicazione in PDF. Una volta impostata, basta un clic per ricreare i documenti aggiornati. Certo non è la stessa praticità di poter consultare direttamente il file originale, con la sua mappa progetto, ma ci si può accontentare. Per la visione del modello 3D, invece, il "player" esiste e, questa la novità, verrà prestissimo distribuito anche in versione italiana. Si chiama "Virtual Building Explorer" e, rispetto a quello che chiedevamo noi, gli manca solo una caratteristica: non è gratuito. Bene, non si può avere tutto, e questa è l'unica cosa che hanno escluso in modo esplicito. Alla fine, chi vuole può sempre installare una copia di ArchiCAD "Demo" da usare come semplice visore.
A questo punto il tempo che avevamo previsto per l'incontro era quasi scaduto. Abbiamo comunque continuato a parlare, in modo meno dettagliato, di altre richieste particolarmente interessanti.
L'implementazione dei 64 bit per la versione Macintosh, tanto per riprendere un argomento che ha molto scaldato gli animi sul nostro forum, pur essendo molto complessa, procede speditamente, e ci sono forti speranze di vederla completata entro metà del prossimo anno. Quindi, se tutto va bene, in tempo per l'uscita di ArchiCAD 14. Anche se Andras Haidecker si è dilungato in spiegazioni che tendevano a dimostrare che la differenza di prestazioni è molto evidente con l'uso di più "cores", mentre lo è molto meno con l'uso di più bits di elaborazione. I vantaggi effettivi, ha detto, di vedrebbero solo con modelli che hanno un'occupazione di memoria (non dimensione di file) superiore ai 3,5 GB, per MacOS, qualcosa meno per Windows. Modelli che a loro è capitato di vedere solo poche volte negli ultimi anni, fra tutte le installazioni esistenti a livello mondiale.
Graphisoft ha sottolineato che il limite di memoria è stato raggiunto solo su windows e che la versione windows di ArchiCAD a 32bit è limitata a 1,7Gb di ram a disposizione per il modello invece dei 3,5 su Mac OS.
Un'altra richiesta che abbiamo voluto sottolineare è quella di avere un dialogo con programmi di calcolo statico, di computo, per la sicurezza, ecc. Un po' come nel caso delle librerie con elementi di produzione, in linea teorica sono tutti d'accordo, ma quando si va a tirare le fila, non si riesce ad arrivare a conclusioni positive. Nessuno lo dice, ma alla fine l'impressione è che le software house siano disposte a collaborare a patto di avere una sorta di esclusiva. Da parte di Graphisoft si dichiara la massima apertura, e sono disposti a valutare le eventuali proposte che arriveranno. Nel frattempo anche Cigraph offre il proprio supporto, dichiarandosi pronta ad implementare qualsiasi formato di interscambio dati per mezzo di ArchiQuant.
Alla richiesta se c'erano possibilità di avere più opzioni di editazione in Sezione/Alzato, in particolare rotazione di elementi, la risposta è stata come immaginavamo negativa, almeno per quanto riguarda rotazioni libere generalizzate. Ma stanno studiando la possibilità di ruotare gli oggetti di libreria (probabilmente tutti, cioè senza che questa eventualità sia espressamente prevista nel codice GDL dell'oggetto). Inoltre è molto probabile che presto si potranno inclinare graficamente, in queste finestre, gli elementi che lo prevedono: Muri, Colonne e Travi, ovviamente a patto che il piano di inclinazione sia parallelo al piano di sezione.
Abbiamo parlato anche della finestra di impostazione della Sezione 3D, quella con le tre viste ortogonali. Sanno bene che appare antiquata nell'uso, poco intuitiva e "antipatica" per l'impossibilità di ingrandire le inquadrature. Speriamo che, oltre ad avere chiaro il problema, anche in questo caso siano al lavoro per una soluzione.
Un'altra richiesta "al volo" riguardava la possibilità di avere un "piano di taglio pianta" di quota non uniforme, con impostazioni differenti in varie zone dello stesso piano. Anche in questo caso hanno annuito, dichiarando la comprensione del problema, che evidentemente è già stato affrontato altre volte. Nessuna risposta esplicita, ma la certezza che, almeno, hanno ben chiaro ciò che stiamo chiedendo.
Tornando al discorso delle Porte e Finestre, uno dei punti discussi riguardava la notevole complessità che questi elementi hanno assunto nel corso degli anni. Con conseguente difficoltà di impostazione, che richiede la regolazione di decine di settaggi anche per una finestra semplicissima.
L'approccio di Graphisoft è quello di inserire in libreria molte finestre "simili". Più precisamente, e questo sorprenderà qualcuno, quasi tutte le Finestre della libreria standard non sono altro che varianti della stessa finestra, solo con impostazioni già configurate, per esempio, per ottenere la "finestra a un'anta" quella "a due ante", quella "a due ante con sopraluce", ecc. In pratica ciò che normalmente si dovrebbe fare con i Preferiti.
L'approccio proposto fina ad ora da Cigraph è esattamente opposto. La Finestra Jolly è un oggetto unico pensato per risolvere il più alto numero di situazioni possibili. Il vantaggio è quello di sapere che, con ragionevole certezza, quello che si cerca lo si troverà lì. E non occorre sfogliare la libreria per esplorare le possibilità offerte da decine di oggetti diversi.
Il punto emerso nel corso della discussione è che Cigraph vorrebbe "cedere" a Graphisoft la Finestra Jolly, ormai diventata di complessità impressionante, dal punto di vista del codice GDL. Questo per permettere loro di continuare a svilupparla secondo le evoluzioni di ArchiCAD. Ad esempio, ora c'è la visualizzazione parziale struttura. Questa caratteristica deve essere programmata per tutte le possibili varianti della Finestra. Se Graphisoft dovesse prendere in carico la finestra Jolly, probabilmente non la prenderebbe così, in blocco, ma potrebbe implementare le sue peculiarità (tipi di oscurante, grate, cornici, tende, radiatore, ecc.) all'interno delle (decine) di finestre di libreria.
A questo punto, visto che l'argomento ha suscitato un vasto interesse, Cigraph ci chiede di "sondare" l'uso della finestra Jolly da parte degli utenti italiani. Probabilmente fra qualche giorno apriremo un apposito post.
Alla fine, abbiamo sforato di oltre un'ora rispetto ai tempi che avevamo previsto, ma la soddisfazione sembrava sincera da parte di tutti. Al momento dei saluti, il presidente Toth ha espresso l'auspicio che questo incontro possa ripetersi, e magari diventare un appuntamento fisso. Auspicio al quale ci uniamo anche noi tutti.
Concludiamo con un sentito ringraziamento a Graphisoft, a Cigraph, e a tutti i partecipanti diretti e indiretti, ma soprattutto a tutti gli utenti del forum che con il loro contributo ci hanno dato mandato per questo incontro.