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Autore Topic: Il mio atavico problema con Archicad  (Letto 1159 volte)

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eux

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Il mio atavico problema con Archicad
« il: 07 Marzo 2014, 13:05 »
Ciao a tutti e complimenti agli sviluppatori per l´ottimo forum ;-)

Lavoro con Archicad dalla versione 6 e credo sia un software che per l´estrema intuitività, possa indurre il neofita a pensare che sia limitato, mentre chi lo conosce a fondo, sa che per la progettazione architettonica é veramente, VERAMENTE completo.
Io ho fatto parte della prima categoria di utilizzatori per qualche anno, ma é chiaro che col tempo e le varie versioni ho avuto sempre esigenze maggiori che mi hanno portato ad imparare sempre di più. Oggi, giunto alla versione 17, credo di poter dire di conoscere VERAMENTE BENE il programma. Allora mi ritornano certe domande che mi facevo quando ho iniziato ad usarlo e riconosco che tutte hanno trovato una risposta. Tutte, tranne una. Pertanto, voglio sottoporvela...

La domanda é molto semplice e credo sia capitato e capiti a tutti di aver a che fare con questo problema.
Mi avvalgo del supporto dell´immagine allegata per spiegare il tema.

In pratica: Archicad ragiona per Piani - il che ci sta essendo che anche per le più bizzarre forme architettoniche, c´é sempre una "gerarchia z" ovvero ciascun edificio si articola su uno o più livelli che possono avere "luci" (distanza pavimento/soffitto nel mio gergo) anche distinte. E fin qui tutto ok. Creare un elemento, sia esso un muro, un solaio o una falda é molto semplice e possiamo scegliere la sua altezza in relazione alla quota 0 di Archicad o in relazione alla quota 0 di piano. Ovviamente per lavorare in modo "pulito" é opportuno fare in modo che i muri, i solai e quant´altro inizi con quello che consideriamo IL NOSTRO PIANO, inizi anche col piano di Archicad. Sebbene sia anche possibile ovviamente, che un singolo muro "parta" da -0,50 rispetto all´inizio del piano o sfori oltre questo limite. Ma finché si tratta di eccezioni, nessun problema.

Il problema mi si é presentato per la prima volta quando ho lavorato ad un progetto composto da più volumi giacenti su un terreno scosceso e collegati ad una certa quota da un sistema di passerelle aeree. Oltre a giacere a quote differenti, le luci di ogni volume erano leggermente diverse. Il problema che mi si é presentato é facilmente comprensibile dall´immagine allegata.

Ovvero: Archicad ha delle linee dalle quali PER LUI inizia il P1, P2, P3, ecc... Se ci sono due volumi o in questo caso due EDIFICI che si articolano su altezze differenti, ecco che é un bel casino!

Nella figura si vede infatti che adeguando gli inizi dei piani all´EDIFICIO A, tutto funziona in relazione a questo, ma non in relazione all´EDIFICIO B. Questo significa che ad esempio un muro del P3 dell´ED B, che nella realtà "COMINCIA" col terzo solaio, apparirà ad Archicad come un muro che "parte" da circa +0,70m rispetto al piano P2! Se poi parliamo di PIANI DI TAGLIO la cosa si incasina ulteriormente. Provate a pensare che succede se entrambi gli edifici avessero dei tetti a falda...

Tagli il terzo piano e da un lato ti trovi camere, mentre dall´altro la pianta delle coperture!

Io ovviamente non mi sono mai complicato più di tanto - per fare una PIANTA CORRETTA faccio una sezione in assonometria vista pianta alla quota z che preferisco, salvo la vista 3d come vista 2d ed ho un disegno che TAGLIA esattamente ad una quota z che io desidero. Peró se vado a guardare i muri dell´edificio B é veramente un casino. Trovi cose del tipo "questo muro parte da -0,5 rispetto al piano, quest´altro a +3, etc..."

Non credo sia un problema da poco. Insomma pare mi costringa a creare un file per ogni edificio. E se ho un edificio con più volumi?
Qualcuno si é mai posto il problema e ha una soluzione?

Grazie, Eugenio
Eugenio