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Autore Topic: metodo di lavoro  (Letto 1998 volte)

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effe gi

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metodo di lavoro
« il: 05 Marzo 2010, 08:16 »
buongiorno.
avendo deciso di passare a mac in forma integrale, ovvero senza installare windows in parallelo, si è posta la questione software per la progettazione architettonica. da qualche giorno sto provando archicad, che per molte ragioni mi ha attratto più di vectorworks. ora, sto cominciando ad entrare nell'ambiente e nella sua logica di uso, ma vorrei porvi alcune domande.
il mio lavoro può consistere in elementari schematizzazioni 2d-3d come a esecutivi molto dettagliati. in particolare di archicad mi ha attratto la possibilità di generare un computo dal modello. ho visto che è possibile definire muri e solai come strutture composte, e dunque definire i pacchetti. la domanda è: come vengono legati in sezione un pacchetto muro e un pacchetto solaio? in sostanza mi interesserebbe avere un'indicazione di metodo: come gestire i nodi, le intersezioni? e come far sì che un modello molto dettagliato possa essere restituito in modo semplificato passando dal 50 al 100 o 200?
faccio un esempio: se non esiste la possibilità di gestire i nodi in sezione, anzichè intersecare due pacchetti definiti come strutture composte (muro esterno e solaio, ad es), sono costretto a scomporre il mio pacchetto e a costruirne i vari strati così come sono posizionati esattamente. quando volessi una rappresentazione a scala più piccola posso eliminare la stratigrafia?

mi scuso: probabilmente ho posto delle questioni molto banali risolvibili attraverso l'esperienza, ma mi interessa capire come lavora un utente avanzato dovendo produrre i materiali di cui ho parlato. inoltre devo dire che non ho trovato alcun esempio nei vari tutorials che ho visionato, in cui sia mostrato un livello di progettazione esecutiva. se il modello dovrà determinare un computo ogni elemento dovrà essere definito e posizionato!
grazie

alemanda

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Re: metodo di lavoro
« Risposta #1 il: 05 Marzo 2010, 09:06 »
mmm...
Sicuramente Archicad permette di fare quello che vuoi tu, cioè schemi semplificati 2D-3D ed esecutivi molto dettagliati. Ovviamente l'automazione (totale) per l'esecutivo molto dettagliato è un sogno (ma vale per tutti i cad). Le strutture composte vanno utilizzate con attenzione perchè ancora occorre (secondo me) qualche versione per ottenere soluzioni univoche in pianta e sezione senza "artifici e magie" ... diciamo che al momento, se ti occorre fare un architettonico molto dettagliato, conviene disegnare tutti gli strati come separati, almeno per quanto riguarda i solai, poichè le intersezioni muri-solai non sono automatiche, anzi, non ci sono proprio e non seguono gli stessi criteri delle intersezioni muro-muro ...
Passare da un 50 con strutture composte ad un 200 "architettonico" (ovvero senza mostrare gli strati) è teoricamente possibile ed anche praticamente. Solo in alcuni casi particolari la pianta va ripulita da qualche linea di troppo ...
Sicuramente l'esperienza e qualche prova sul campo ti può aiutare a capire le enormi potenzialità di Archicad. Per me è il migliore di tutti tenuto conto della sua (relativa) semplicità e per il flusso di lavoro davvero lineare e semplice.
...certo, come dicevano a scuola, "il ragazzo è capace e potrebbe fare di più ... "
Archicad 21 (ultima hotfix) & Cinerender (ex Maxwell render & Artlantis 3.0.5)
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effe gi

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Re: metodo di lavoro
« Risposta #2 il: 05 Marzo 2010, 09:23 »
grazie molte, innanzitutto.
mi pare di capire che è come immaginavo
..affiancando o sovrapponendo i miei strati ci sono delle potenzialità in termini di gruppi o qualcosa del genere, che permettano di identificare e gestire i pacchetti?
mi preoccupa l'editazione di un modello costruito così.
inoltre: se di un edificio vado a costruire ogni singolo elemento, per produrre i suddetti esecutivi, computo, render 3d ed eventuali sezioni e piante semplificate per presentazioni o altri scopi, il tempo necessario per l'elaborazione come è da considerare?


alemanda

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Re: metodo di lavoro
« Risposta #3 il: 05 Marzo 2010, 09:33 »
dipende da quanto è grosso e compicato (in termini di geometria) il modello e da quante persone ci lavorano al progetto (che genialata questa!)
Puoi impiegarci poco anche per un edificio grosso e puoi impiegarci molto per un edificio piccolo (anche la semplice casetta).
Una cosa è sicura. Che non andrai a romperti la testa per risolvere i casi particolari che sono fuori dalla gestione automatica di Archicad.
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Re: metodo di lavoro
« Risposta #4 il: 05 Marzo 2010, 09:37 »
ma se i casi particolari non li considero, il computo non sarà completo.

mi chiedevo, e non per essere provocatorio, ma per capire meglio: rispetto a revit quali vantaggi e svantaggi abbiamo?

alemanda

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Re: metodo di lavoro
« Risposta #5 il: 05 Marzo 2010, 11:28 »
Revit? Cos'è? :confussed:

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Re: metodo di lavoro
« Risposta #6 il: 05 Marzo 2010, 11:37 »
a parte gli scherzi...figurati HO SCELTO di passare a mac e di usare solo programmi che girino su questo sistema operativo, tuttavia quando non conosco le cose mi piace esplorarle più a fondo possibile. e avendo visto lavorare revit, più o meno quanto conosco archicad, mi domandavo nello specifico come si raffrontano

marcomonza

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Re: metodo di lavoro
« Risposta #7 il: 05 Marzo 2010, 14:36 »
Ad esempio puoi dare una letta a questo topic
http://www.archiradar.it/smf/index.php?topic=13756.0
col tasto ricerca dovresti trovarne altri
ciaooo
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