Ramona,l'arte del giardino non è così semplice, il paesaggista più attento ha come obiettivo un'apparente semplificazione visiva, supportata dallo studio del territorio.
In Luciano ,ho visto un'accuratezza particolare verso uno stile che la sua bellissima regione offre, il giardino mediterrano, sicuramente qualche palma nasce dove non dovrebbe e qualche siepe fiorita a ridosso del muro senza una piccola aiuola

,ma la scelta della vegetazione così come la scelta dei colori,non posso dire nulla.
Anzi,l'ultima versione mi ricorda un pò i giradini pensili di babilonia.
Vedi, apprezzo e non poco questa innata esigenza di Luciano di sistemare il verde,anche perchè spessissimo noto una trascuratezza verso lo spazio verde che mi lascia anche perplessa.
Ora scusatemi, mi permetto di parlare così dell' oudoor ,perchè principalmente è il mio lavoro .
Il godere di uno spazio verde non è più considerato un privilegio di pochi, ma la risposta contemporanea ad un desiderio profondo.Il rapporto visivo
in & out è cambiato, così come si sono superate l'arte di progettare il verde fatto di regole e tradizioni. I nuovi trend del giardino contemporaneo parlano di sensory experience, colour and texture, giardino in movimento, e nuove relazioni tra arte e natura,soprattutto tra interno ed esterno.
Ma nonostante tutto,siamo figli di una tradizione che non possiamo non vedere e non apprezzare, e quella tradizione arriva dal bel giardino MEDITERRANEO.
BRAVO LUCIANO!!!!